C’è stato un momento in cui questo profumo non l’ho proprio sopportato. Mi dava fastidio. Era come se rimanesse sospeso sotto le narici. Un chiodo piantato lì, impossibile da eliminare. Persistente ma in un modo anomalo, invadente, noioso.
Poi è arrivata questa strana estate. Di distanziamento sociale, mascherine e gel antisettici. Dei cuori ancora un po’ impauriti e del caldo che sembrava facesse fatica ad affermarsi e, in un pomeriggio d’inizio luglio, ho deciso che avrei indossato di nuovo “Music for a while” di Fréderic Malle. E… le cose sono cambiate. Questa fragranza mi è diventata amica. Una carezza sulla pelle. Un alone confortevole.
Lavanda, ananas, geranio, una punta di anice su una coda di poco terroso patchouli.
È sensuale senza essere invadente. Un accenno di calore come se la pelle fosse appena stata sotto il sole. Una stanza in un pomeriggio d’estate, una poltrona rivestita in cotone pesante, un vaso di lavanda su un tavolino.
La calma senza essere banale. Quel momento particolare che precede il desiderio. Evoca mani che scivolano sulla pelle. Aria appena tiepida e piccoli attimi di… felicità.