Potrei essere chissà dove. Essere chissà cosa!
Ho nascosto dei sassi nella faretra dal tempo. Dovevano scoccare frecce, sono piovuti giorni nuovi.
Shh!
Non è detto che qualcuno non sia nascosto da qualche parte a guardare.
Un gioco, un azzardo.
Salto reggendomi la pancia. Ignoro il dolore. Vado avanti anche quando il bianco di un lenzuolo mi fa da vestito.
Shh!
Non facciamo arrabbiare gli dei.
Spruzzo un po’ di gioia nell’aria, un soffio di felicità dietro le orecchie, un alito di sorriso sulle labbra… e, lieve, sfioro il futuro con le dita.