Una semplice matita con il corpo di legno rivestito di giallo e l’anima di grafite.
Un oggetto con la punta temperabile ed il tratto sottile, appena un po’ sfumato, di quelli da mina non troppo dura.
Una matita come se ne vedono tante, negli astucci dei bambini, nelle scrivanie degli uffici o degli studi di stimati professionisti.
Una matita nata per sottolineare o per disegnare cuori durante una conversazione telefonica non troppo brillante… Eppure questa matita non è proprio come le altre.
Di notte, quando nessuno può vederla, si alza dall’astuccio che la contiene e se ne va in giro.
Dritta, sulla sua punta ben temperata, disegna strade e alberi, onde del mare e piccole barche a vela. Visi sorridenti e mani bambine.
Percorre chilometri, attraversando paesaggi multiformi, e dovunque passa lascia il suo tratto sottile ed appena un po’ sfumato.
Al mattino torna a riposare tra le sue sorelle colorate. Pronta ad affrontare una nuova giornate tra le mani del suo piccolo scolaro.
Di giorno semplice matita che con la sua bella punta disegna vocali e consonanti su un quaderno a righe e di notte libera di andare a correre su strade sconosciute per disegnare nuove realtà.
Un giorno non troppo lontano, un bambino dal cuore gentile, salirà su una barchetta ed inizierà a navigare… Su un mare di onde dal tratto sottile ed appena un po’ sfumato.
Una matita
23 giovedì Lug 2015
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