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Mentre la luce viene assorbita
dalle ore della sera che avanza,
con il naso, attento, annuso l’aria.
Ogni stanza è una suggestione,
momenti passati intrecciati,
parole che ci hanno reso unici.
Odore di ambra da un incenso,
il velluto di cuscini beige,
i piedi nudi sul legno.
Mi giro e la tua voce è dentro di me,
un’eco domestica di passione
come se ieri non fosse solo un pensiero.
Sulle labbra ho fatto addormentare i tuoi baci,
miele e caffè in mattine assolate,
in cui lavoravamo insieme: io qui tu lì.
I nostri “amore” umidi come la terra,
hanno lasciato sulla mie dita
un sentore straziante di desiderio.
Sai di patchouli sulla mia pelle.
Oggi sono di nuovo io.
Libera.
Io.